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Questo opuscolo digitale nasce nell’ambito dell’attività Il Mese dell’Hikikomori, un progetto promosso e sostenuto dal Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), in collaborazione con l’Associazione Hikikomori Italia ETS e con il supporto della Scuola del Fumetto di Milano.
Grazie all’impegno dei Centri Commerciali, che da sempre svolgono un ruolo centrale nel supporto alle comunità locali, questa iniziativa ha nuovamente confermato la loro importanza come promotori di dialogo e sensibilizzazione sociale. Con il coinvolgimento di oltre 200 Centri Commerciali in tutta Italia, aderenti al CNCC, questo progetto ha offerto ai visitatori un’occasione concreta per approfondire il tema del ritiro sociale volontario giovanile, attraverso una campagna social accompagnata da video e materiali come questo opuscolo.
L’Associazione Hikikomori Italia ETS, da anni impegnata nella sensibilizzazione e nel supporto delle famiglie colpite dal fenomeno, ha anche supervisionato i contenuti di questo opuscolo,
garantendo una rappresentazione autentica e rispettosa delle complesse dinamiche legate al ritiro sociale.
La loro esperienza sul campo ha reso possibile la creazione di uno strumento capace di favorire una maggiore comprensione del fenomeno e di fornire informazioni utili a chiunque desideri approfondire l’argomento.
Il cuore creativo dell’opuscolo è stato affidato alla Scuola del Fumetto di Milano, che, attraverso il talento e la dedizione di alcuni studenti, ha saputo esplorare le sfumature dell’isolamento sociale con il linguaggio grafico e artistico. Grazie alla loro sensibilità, ogni tavola si trasforma in un mezzo per raccontare vissuti difficili da esprimere a parole, rendendo il fenomeno più comprensibile e accessibile anche a chi non lo conosce.
Un ringraziamento va a Gioacchino Cappelli di Mandara-Ke, la cui partecipazione ha dato un ulteriore contributo al progetto. Con la sua visione personale e il suo approccio, ha offerto spunti di riflessione profondi sul fenomeno dell’autoisolamento.
Autore e regista, vive l’esperienza dell’autoreclusione per anni. Con il supporto dei genitori, scopre il teatro e scrive e interpreta lo spettacolo “C’è nessuno”, che racconta il suo isolamento e le sue emozioni.
Lo spettacolo, portato in scuole e teatri, gli permette di condividere la sua esperienza con migliaia di studenti in tutta Italia.
Oggi, continua a portarlo in scena e insegna teatro a Catania.
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